Il 26 Aprile scorso è ufficialmente partito il progetto DiRE MaRe: Digital Risk Evaluation in Magnetic Resonance, risultato tra le proposte vincitrici del bando BRiC – edizione 2022 per l’affidamento di collaborazioni a titolo oneroso alle attività di ricerca dell’INAIL, Piano Attività di ricerca 2022/2024 – Ricerca scientifica.
Il progetto vede come capofila il Dipartimento di Scienze Biomediche, Odontoiatriche e delle Immagini Morfologiche e Funzionali, dell’Università degli Studi di Messina (BIOMORF) sotto la responsabilità scientifica del Prof. Giuseppe Acri, e come partner l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, sotto la responsabilità scientifica dell’Ing. Valentina Hartwig.
L’obiettivo principale del progetto, che avrà durata di due anni, è creare strumenti utili alla valutazione del rischio da esposizione occupazionale ai campi elettromagnetici in ambienti di Risonanza Magnetica caratterizzati dalla presenza di tomografi ad alto campo (>= 3 Tesla), allo scopo di garantire la sicurezza dei lavoratori, che per qualsivoglia mansione hanno accesso al sito.
In particolare, verrà sviluppato un tool per la stima dell’esposizione dei lavoratori in RM, ossia uno strumento digitale (ad esempio una app) da mettere a disposizione a tutti gli operatori del settore. Lo strumento sarà in grado di valutare l’esposizione e confrontarla con i limiti previsti dal DLgs 159/16, tenendo conto delle caratteristiche dell’ambiente RM in cui il lavoratore svolge il proprio lavoro. Saranno inoltre realizzati degli studi durante i quali l’esposizione al campo magnetico statico (e ai campi lentamente variabili dovuti ai movimenti nel campo statico) sarà valutata tramite strumenti di misura o con stime da simulazioni al calcolatore, nell’ottica di caratterizzare le figure professionali e rilevare le mansioni a rischio di una più alta esposizione.
Seguiranno aggiornamenti.
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